Sinclair QL: una storia infinita. di Mentore Siesto Quando, nel 1984, divenni felice possessore di uno ZX Spectrum, ebbe inizio la mia storia di appassionato di informatica, e anche quella di "sostenitore di sistemi mal considerati": a partire dallo Spectrum, mi sarei poi ritro- vato a supportare tutti i sistemi piu' bistrattati dal pub- blico e dalla stampa... Ma questa e' un'altra storia, che pero' si intreccia a questo articolo. In quello stesso 1984, sulla copertina di una delle ri- viste di informatica specializzate nel mondo Sinclair (bei tempi quelli!), vidi qualcosa che attiro' la mia attenzione e le mie misere finanze, un nome di due lettere: QL. Questo prodotto della storica Sinclair Research mi era gia' noto, ma fino a quel giorno ne avevo sentito parlare in termini molto fumosi e vaghi, e sopratutto poco felici; errori nel sistema, scarsa funzionalita', hardware poco stabile... La copia in questione della rivista e' ancora a casa mia, resi- duo di una ben piu' grande collezione ormai dolorosamente scomparsa (sic). In quella fatidica recensione finalmente vedevo la forma definitiva del QL, primo personal sotto i due milioni a mon- tare nientemeno che una CPU della famiglia 68000 Motorola, e per di piu' con un secondo microprocessore dedicato ad alcu- ne funzioni accessorie, due ULA (Uncommitted Logic Array) destinate alle connessioni e al video, due microdrive (due!) incorporate e l'ovvio, classico bus di espansione, il tutto in una confezione decisamente elegante e maneggevole, con una tastiera che sarebbe stata ripresa nello ZX Spectrum +: e finalmente una ROM contenente una versione sufficientemen- te stabile del sistema operativo, primo fra tutti a imple- mentare un multitasking di tipo preemptive, ancora prima che questo nome venisse usato dalla stampa specializzata... Letta la recensione, seppi due cose: uno, era una macchi- na spettacolare; due, era troppo costosa per me! Niente da fare, almeno per il momento... Pensai che avrei potuto as- pettare per poter comprare la macchina, che nel frattempo aveva visto le versioni JS ed MG nazionalizzate. Intanto, la Sinclair Research stava attraversando il brutto quarto d'ora che l'avrebbe portata al fallimento e all'acquisizione da parte dell'Amstrad: gli investimenti fatti per il QL e il fallimento commerciale del C5, il vei- colo elettrico a tre ruote, nonche' le cattive recensioni della stampa e le scarse vendite dello ZX Spectrum +, unite alla concorrenza sfavorevole e ad altri problemi (troppi progetti per pochi finanziamenti) avrebbero posto fine al progetto QL in triste anticipo rispetto ai piani societari (che avrebbero dovuto portare il QDOS alla versione 2.0 e la ROM di sistema alla sigla FF, "Finally Finished"...). Questo mi porto' all'abbandono, per un lungo periodo, del mondo Sinclair, almeno finche' il redattore di una rivista di nostra conoscenza mi indirizzo' a una mailing list di nostra conoscenza ;-). Venne dunque il giorno in cui ricevetti un'offerta da parte dei fratelli Carpi, che erano venuti in possesso di un QL versione JM. E ovviamente la presi al volo: dal giorno 4 novembre 2002 sono felice possessore di un Sinclair QL originale. Visione d'insieme. La macchina mi giunge purtroppo senza il suo scatolo ori- ginale, cosa che avrebbe aggiunto senza dubbio fascino al tutto: insieme alla macchinetta nera mi Š stata data anche una copia originale del manuale in lingua Inglese del QL, nella sua confezione ad anelli pensata per facilitare gli aggiornamenti alla documentazione (sic!). Insieme al tutto, le quattro microcartucce contenenti i programmi PSION: e' stata una sorpresa notare quanto sono piccole in effetti le cartucce, rispetto a quanto pensassi. Non c'e' dubbio sul fatto che le macchine Sinclair hanno, fin dallo ZX80, un particolare stile, che credo sia stato ben imitato solo dallo storico NEXT: il profilo sottile e allungato, il disegno della tastiera, rende il tutto davvero inconfondibile. I collegamenti disponibili con l'esterno del QL sono gia' noti a tutti noi , e' inutile pertanto descri- verli. L'unica cosa che mi dispiace di non avere avuto in- sieme al pacchetto e' stato lo storico Toolkit II di Tony Tebby, che "ai tempi" era un vero mito. La prova su strada. Finalmente e' ora di provare la macchina! Trovato un po' di tempo libero, monto il prezioso gioiello e lo collego al televisore di casa, non avendo per ora un monitor apposito a cui connettere il QL. Dato che non ho con me un cavo per il collegamento videocomposito, uso il modulatore ripercor- rendo con nostalgia i passi che eseguivo ogni volta che mon- tavo lo ZX Spectrum: connettere le prese d'antenna, avviare il computer e accendere il televisore, sintonizzare il tele- visore sul canale 36... Tempi mitici! Fatto tutto, mi appare la fatidica prima schermata di avvio del QL: premo F1, il sistema mi saluta con il (per me nuovo) frullo del microdrive 1. Eccoci qua, dunque: per prima cosa prendo una delle poche riviste sopravvissute del mio passato di Sinclairista e copio pari pari un bel listatino Super- BASIC, con il quale controllo il beeper in modo continuo su tutti i parametri, divertendomi come un matto a provare i comandi di editing. Niente male davvero, devo dire... Nono- stante non sia il massimo, la tastiera e' ergonomica quanto basta per una digitazione sufficientemente comoda e veloce: l'editor, una volta fatta l'abitudine (cosa che richiede po- co tempo) mostra le sue potenzialita' molto bene, inoltre e' davvero comoda la modalita' a due finestre in fase di modi- fica di un programma... Quasi come avere un sistema a doppio monitor! E, per finire, anche se si tratta comunque soltanto di un 68008, e' anche piuttosto veloce. Conclusioni. Che dire? Bella macchina, altro che. Nonostante si tratti di un QL base "che piu' base non si puo'" e' decisamente ma- neggevole, la tastiera permette una digitazione piuttosto comoda anche se, ovviamente, si puo' desiderare di piu' (so- prattutto se si ha gia' una buona pratica nella scrittura); c'e' giusto un po' di scomodita' nell'uso di CTRL e dei tasti cursore per la cancellazione delle lettere, e in qual- che tasto posto in modo differente dalle classiche tastiere IBM compatibili. Ma del resto si tratta di una macchina fuo- ri standard, cosa - secondo me - molto opportuna! Il sistema operativo e' quello che conosciamo, potenzialmen- te molto piu' potente di tanti OS in commercio (nota: nella mia sterminata e - ormai - inesistente collezione di riviste possedevo una descrizione dettagliata dell'intero QDOS, ed era davvero un sistema operativo con i fiocchi...): quanto al SuperBASIC... E' super :-). Quale futuro? Per ora, purtroppo, poche saranno le cose fat- tibili con il gioiellino di casa Sinclair: appena possibile, pero', cerchero' di espandere la macchina con tutto quanto sia possibile, e una cosa che mi piacerebbe molto fare sa- rebbe di riuscire a connettere il QL insieme a tutte le al- tre mie macchine in una rete seriale, in modo da avere un centro EDP piuttosto variegato ma sicuramente potente. Ov- viamente, ne sarete informati...