Xchange e TSL

Come configurare al meglio XCHANGE
con il Task Sequencing Language

                                          di Giorgio Garabello

Il Task  Sequencing  Language o, piu' semplicemente, TSL e' un
linguaggio di scripting asai poco conosciuto.
E' infatti parte del  pacchetto applicativo  XCHANGE, software
che, seppur obsoleto, viene  ancora ampiamente usato, spesso e
volentieri per mancanza di valide alternative.
C'e' da dire che XCHANGE raramente viene utilizzato al massimo
delle sue potenzialita'.
Infatti  spesso  e  volentieri viene  utilizzato come  sistema
gestionale  integrato di QUILL, ABACUS, ARCHIVE e EASEL mentre
XCHANGE offre parecchie funzionalita' aggiuntive.
Una   di   queste  e'  un'elevata  elesticita'   in  fase   di
configurazione;  elasticita' che, abbinata  al TSL permette di
creare un sistema assai flessibile e potente.

Procediamo con ordine.
Come prima cosa andiamo ad  analizzare alcune delle opzioni di
configurazione  di  XCHANGE, limitandoci  a quelle che possono
tornarci utili per interfacciare il TSL.
Se cerchiamo di configurare il software tramite  Menu Config o
qualche programma equivalente ci accorgiamo di come ci vengano
proposte  due  voci  di  menu'  distinte:  XCHANGE  e  XCHANGE
defaults.
occupiamoci direttamente della seconda.
Prima di tutto possiamo notare come sia possibile far eseguire
una stringa di caratteri in fase di avvio del programma.
Se  questi caratteri corrispondono  poi a dei  comandi, meglio
ancora, possiamo far fare a XCHANGE perecchie cose.
Quindi a  rigor di logica e' possibile far caricare in fase di
avvio un file TSL e farlo eseguire.
All'interno del  file  potremmo poi inserire  tutte  le nostre
istruzioni; ogni qualvolta decidiamo di cambiare qualcosa, non
sara'  piu'  necessario  agire  sul    software  ma   bastera'
modificare il file TSL per mofificare le nostre impostazioni.
Essa offre un'altra  opportunita' assai particolare: quella di
poter  eseguire una  stringa di comandi  diversa  in  funzione
dell' estensione   del  nome  file  che   viene  passato  come
parametro.
In  parole  piu' semplici: se  lancio  XCHANGE  passando  come
parametro  un file QUILL il programma  fara' determinate cose,
se il parametro e' un file ABACUS ne fara' invece altre.
Ovviamente possiamo decidere cosa far fare a XCHANGE.
La logica  ci  suggerisce di  aprire una  sessione QUILL se il
documento  ha  un'estensione _doc e  di  aprire  una  sessione
ABACUS se l'estensione e' _aba.
Ma non e' detto che sia cosi'.
C'e' inoltre  da cosiderare  che possiamo  far  fare a XCHANGE
piu' di un'operazione.
Tanto  per fare un  esempio possiamo  far aprire un  file _doc
e  mandarlo  direttamente in  stampa, dopodiche' esportarlo in
formato ASCII; in pratica abbiamo ben pochi limiti.
Oppure ancora possiamo  impostare directory di default diverse
in funzione del file caricato.
XCHANGE e' in   grado  di   gestire   separatamente  tutte  le
esetensioni  di  XCHANGE (compreso  il  file _tsl)  e  dispone
ancora di  una gestione separata  "jolly" per  tutte  le altre
estensioni.
Abbinando   queste    possibilita'   di  configurazione   alla
flessibilita' del  linguaggio TSL possiamo veramente aumentare
le potenzialita' di questo software.